Durante le mie ricerche su internet mi sono imbattuto nel blog di Lina Jarmond, una fotografa che parlando delle domande piu’ tipiche dei suoi clienti quando devono fare un servizio fotografico di famiglia, le piu’ diffuse vertono su come vestirsi. Lei suggerisce di portarsi diversi cambi, ma soprattutto, una cosa a cui (come uomo) non avrei mai pensato, di cercare vestiti i cui colori si abbinino tra i membri della famiglia.

Al lato riporto lo schema che ha usato per illustrare quali colori stiano bene tra loro, che mi sembra interessante.

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Secondo me la cosa piu’ importante a cui si deve fare attenzione quando si fotografa una famiglia, specialmente quando ci sono dei bambini piccoli, e’ avere un numero sufficiente di foto.
Spesso, infatti, soprattutto quando siamo all’aperto e verso sera, le condizioni della luce cambiano molto in fretta e i parametri della macchina fotografica che vanno bene appena iniziamo possono non essere cosi’ perfetti pochi minuti dopo o cambiando location (dando per esempio problemi di messa a fuoco che saranno evidenti solo una volta che le foto sono al computer).
A questo si unisce anche la difficolta’ di certi bambini a collaborare, e la tendenza di tutti a chiudere gli occhi specialmente quando si usa il flash.
In alcuni casi trovare una foto in cui tutti i membri del gruppo guardano in camera e’ un’esperienza che fa venire i sudori freddi.

Ho chiesto ai fotografi nel nostro gruppo FaceBook cosa ne pensassero ed ecco le loro riflessioni:

– Cercare di avere un buon rapporto con la famiglia prima di iniziare il servizio fotografico, in modo che siano rilassati quando si scatta.
– Coinvolgere i bambini chiedendo pareri o proponendo loro di guidare la famiglia.
– Dimostrarsi pazienti in particolare assecondando le esigenze dei bambini, ma contemporaneamente essere in controllo del tempo, spingendo, se necessario, per sbrigarsi. Questo e’ in particolare valido con le foto all’aperto di sera, dove la luce cambia velocemente.
– Avere una varieta’ di fotografie. Specialmente quando ci sono grandi gruppi si tende a fare foto troppo simili. Far cambiare i soggetti di posizione, fare sempre inquadrature diverse e fare micro gruppi (prima tutta la famiglia, poi solo i figli, poi solo i genitori, poi figli con un genitore, poi con l’altro e cosi’ via).
– Usare le prime foto solo per mettere la famiglia a proprio agio e abituarla a collaborare, sapendo che molto probabilmente all’inizio non ci saranno grandi risultati.
– Se si tratta di una famiglia con cui il fotografo e’ amico, far capire che e’ un professionista, devono seguire la sua guida e solo quando avranno finito il servizio fotografico torneranno a essere tutti amici.

E qual e’ il vostro consiglio quando si fotografa una famiglia? Scrivetelo nei commenti!